La porchettina

Un mezzogiorno in pieno lavoro ,mentre ero al banco dietro una catastrofe di bicchieri e quant’ altro, scorgo all’ improvviso vicino a me un maialino. Per meglio precisare si trattava di Marco il bambino di nostri clienti con li vestito da carnevale, appunto da maialino. Il fantastico travestimento consisteva in una tutina rosa con un cappuccetto munito di orecchiette suine e completato da un adorabile grugnetto di gomma tenuto sù da un elastichetto. Io appena lo vedo esclamo” Ma guarda un meraviglioso maialino”. Lui muto, ma con gli occhi spalancati di chi pensa” Questa non mi riconosce. Mentre continuo ad elogiare questa meraviglia, lo prendo per mano e lo faccio vedere a tutti i clienti. ” Ha visto signora Bruna che bel maialino, e lei signore ha visto che bello e lei ha visto quanto è grassottello. Marco stava scoppiando dalla gioia gli occhietti sfavillanti dicevano una sola cosa: “Vi ho fregato tutti”. Spingendolo pian  piano lo porto verso la cucina. Il passaggio verso la cucina è stretto,  spingo  leggermente Marco verso la cuoca e rivolgendomi a lei con  voce  profonda dico: “Guarda che bel maialino, apri il forno che lo cuciniamo subito”. A quel punto con un gesto fulmineo Marco si tolse il grugnetto di gomma e mi dice con voce  spaventata:” ma non vedi che sono Marco”. Così tutti noi a dire che si, ci eravamo sbagliati, ma guarda un pò vatti a fidare del primo maiale che incontri. Solo a me disse: “Te l’ho fatta però eh! Invece la scema della maestra appena mi ha visto mi ha detto Marco va al tuo posto”. Adesso Marco è un ragazzo con i piercing, vestito sempre di nero ed il viso imbronciatissimo. Nonostante tutto però ogni volta che lo guardo non posso non pensare alla tenerissima porchettina che mi sono persa.

D.R.C.

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